Antonella Tanzini, di origine volterrana, vive e lavora a Firenze da molti anni.
Da sempre ha operato nell’ambito delle arti figurative e in particolare della scultura . Il nonno scultore d’alabastro, il padre pittore, fin da bambina è stata educata e sensibilizzata all’arte.
Ha imparato come autodidatta, lavorando anche in differenti laboratori e il suo materiale preferito è la creta nelle sue diverse composizioni, sia per il piacere di manipolare la terra quando è ancora cruda sia per il colore caldo e fisico che assume una volta cotta. Il colore delle colline toscane in estate.
“Il fascino della scultura – dice la Tanzini – sta nel fatto che un’emozione, un’idea diventano un volume, qualcosa di concreto, soltanto grazie a quel filo diretto che si crea tra sensazione, mani, occhi, materia.”
I suoi studi comunque si sono diretti prima all’architettura e poi alla
psicologia e sopratutto quest’ultima ha sicuramente influenzato la sua ricerca. Un argomento ricorrente delle sue opere è l’inganno delle apparenze, la relatività delle opinioni e certezze partendo dal presupposto che la realtà non è quello che noi definiamo con tale nome, ma ciò che sentiamo e che questo è in continuo divenire.
“Nelle cose che faccio, cerco e forse offro uno stimolo a quella parte percettiva che è in ognuno di noi, di modo che si possa intuire o scoprire un’altra prospettiva, un’altra faccia della realtà. Non esiste niente di scontato, tanto meno il vissuto interiore, l’interpretazione di una esperienza che, al contrario, è quanto di più soggettivo possa esistere.”
Per questo le sculture di Antonella Tanzini non rappresentano un soggetto definitivo, ma offrono la possibilità di diverse angolazioni o interpretazioni.
© 2010-2016 Antonella Tanzini